Band members are:

Paolo Messere: lead vocals, acoustic & electric guitars
Francesco Candia: guitars & keyboards
Michele Santoro: bass
Davide Fusco: drums


ITALIANO

Blessed Child Opera nasce dalla volontà di Paolo Messere, già cantante chitarrista della noise band Silken Barb e successivamente chitarrista-tastierista della famosa band francese “Ulan Bator”, con cui suona nei tre tour di promozione dell’album “Ego Echo”.

Dopo pochi mesi dalla loro formazione, i B.C.O. realizzano il loro primo s/t album sotto la supervisione artistica di Amaury Cambuzat degli Ulan Bator. L'album esce dopo poco tempo in America per la LOUD DUST RECORDINGS/BMI e riceve consensi entusiastici, le recensioni parlano di post folk ed altri importanti riconoscimenti da parte della stampa specializzata italiana.

Nel Novembre 2004 esce “Looking After The Child” secondo album per la band e il risultato è straordinario. Nell’album sono presenti ospiti di rilievo che provengono dall’entourage della musica classico-contemporanea: Marco Pezzenati – primo percussionista –Giovanni Giugliano- contrabbasista- Fabio Centurioni – violoncellista – tutti facenti parte dell’Orchestra del Teatro S.Carlo di Napoli, e il soprano Carmen D’Onofrio (ex cantante degli Argine).o c

iò che la stampa specializzata ha espresso su L.H.T.C.:
Cercate Looking After... e poi domandatevi: quanti album migliori avete ascoltato nell'ultimo periodo in quest'area? Un'area che è poi quella della più scura canzone d'autore americana: Black Heart Procession, Sophia, ma soprattutto i Red House Painters più acustici di Ocean Beach. I B.C.O. vengono da Napoli: li guida Paolo Messere (ex Ulan Bator e Silken Barb). Il loro debutto uscì qualche anno fa in tutta Europa, una faccenda alla Will Oldham. Bissano ora con la neonata e concittadina etichetta Seahorse ed è una partenza col botto. Il gruppo ha compiuto passi da gigante: un disco suonato benissimo, dove soprattutto il suono delle chitarre non teme confronti coi paragoni più illustri (i Radiohead di OK Computer). Cercatelo, perché sono dischi così che aiutano chi li pubblica e la scena che gli sta intorno. 4 su 5 solo perché il prossimo album potrebbe essere un capolavoro assoluto. Rossano Lo Mele, Rumore

Dopo un ulteriore cambio di formazione che vede l'ingresso di Davide Fusco alla batteria, (Trees, Sleepless, Idiot Boy) già presente nel tour promozionale di Looking After The Child, Francesco Candia (Trees) alla chitarra e Michele Santoro (RUA) al basso, la band si prepara alla realizzazione del terzo album che vedrà la luce nel Settembre 2006.

Nel frattempo è da annoverare la presenza dei B.C.O. in due compilation significative dello stato attuale della scena indie italiana. La prima caratterizzata da song dove bambini tra i 6 ei 12 anni interpretano vocalmente le canzoni dei grandi, è lo “zecchino d’oro dell’underground” licenziata dalla Snowdonia. La seconda è “Song for another word” coproduzione Urtovox/Awfull Bliss. E’ una compilation doppia, che prevede lo scontro/incontro tra il songwriting canadese con quello Italiano.

Il terzo album dei B.C.O. seguirà le orme del precedente, con un taglio forse più accessibile al vasto pubblico ma con un'attenzione febbrile alla qualità. Ancora più presenti e con sorprese, saranno le collaborazioni con i musicisti di quell’area classico / contemporanea di cui si è parlato in precedenza.

Happy Ark il titolo dello stesso, ha confermato il valore della creatura B.C.O. Rinnovati nella formazione, i Blessed Child Opera proseguono il loro viaggio seguendo, almeno in parte, la stessa strada tracciata col precedente lavoro. Nuovamente alle prese con un pop raffinatissimo e un po' demodé, con emozionanti ballate e lontani echi new-wave; rispetto al vecchio album sono scomparsi i passaggi blueseggianti e quelle deliziose divagazioni country (sono rimasti solo timidi accenni), mentre si sono aggiunte piccole dosi di elettronica, ben centellinate. E soprattutto sono ancora presenti quelle venature malinconiche – arricchite da un ancora maggiore utilizzo di archi – che ci avevano fatto innamorare di "Looking After The Child" e che sono il punto di forza della musica dei Blessed Child Opera, capaci di sedurre e avvolgere l'ascoltatore come una calda coperta in inverno. Ecco ciò che la stampa specializzata ha espresso su ...

Happy Ark:

E se una band riesce a sfornare due dischi come "Looking After The Child" e "Happy Ark", allora vuol dire che c'è stoffa. Insomma, davvero un grande ritorno per i Blessed Child Opera, progetto che si conferma una spanna sopra rispetto alla maggior parte delle band italiane.(Music Boom)

…..Ignoreremo dunque lo stupore dunque anche di fronte a "Happy Ark", l'opera ultima dei napoletani Blessed Child Opera, anche se la meraviglia rimane di fronte a 10 canzoni cariche di tensione in continua, vibrante crescita(MTV)

……E' invece dell'unico aspetto che conta davvero quando si ha a che fare con un disco che ci vorremmo occupare in questa sede, la musica, anche perché quella di Happy Ark, credetemi, lascia davvero a bocca aperta….

E siamo giunti ai giorni nostri con il nuovo album dei Blessed Child Opera intitolato "Soldiers and Faith". Uscito nell'Ottobre 2008, Soldati e fede è il titolo appropriato per il quarto album dei Blessed Child Opera. Attraverso un'analisi immancabilmente e drammaticamente poetica dell'animo umano, i B.C.O. tengono fede alle loro visioni sempre in equilibrio tra cronismo cantautoriale e pulsazioni a momenti maggiormente elettrici e psichedelici. Anche in questo quarto lavoro i B.C.O. continuano le collaborazioni con i musicisti del teatro S. Carlo di Napoli ed in particolar modo con Fabio Centurione al violoncello e con musicisti di affine sensibilità come Valentina Cidda cantante (nei Kiddy Car), pianista, attrice, regista, scrittrice. In "Soldiers And Faith gli episodi anche più "pop" che hanno caratterizzato gli ultimi lavori sembrano brillare di una luce senza tempo e conservano il tono confidenzialmente sospeso che rende i brani dei B.C.O. una merce rara nel mercato discografico nazionale ed internazionale e confermano ancora una volta la loro posizione di band di riferimento del panorama indie-folk rock.



ENGLISH

This Neapolitan indie rock-folk project came to life when, on a sunny day in October '99, Paolo Messere picked up the phone and called every single innovative musician that might have followed him into a hard, dreamlike and new experience, whose first chords were supposed to be accidental.


Paolo is no stranger to experimentation. In 1999, his previous group, Silken Barb, one of the most acclaimed Neapolitan bands, produced its first cd under the label Freeland. (The group appears in the well-known book Post Rock by Eddy Cilia and Stefano Isidoro Bianchi).

In 2000, Paolo composed the first Blessed Child Opera cd. Released only in Europe, this was a mainly 'post folk-rock' work born out of his renewed interest in traditional American songwriting.


Also that year, he had the pleasure to meet Amaury Cambuzat, leader of the well-known French band Ulan Bator, and joined them improvising guitar, keyboards and background vocals during the tours that supported the Ego Echo album.

This led to their further collaboration in 2002, with Amaury as the dynamic supervisor for the first s/t Blessed Child Opera cd released in the United States under the American label Loud Dust Recordings and in Italy for Seahorse Recordings.

Amaury's contribution to the project lent a unique atmosphere of good will and creative fun to the album, which received great reviews from both Italian and American magazines and allowed the band to play various concerts alongside Sodastream, Calla and Perturbazione.

In 2004 the band released their second full-lenght album, Looking After the Child. Many guests, both from the classical and the contemporary music environment, appear on the record: Carmen D’Onofrio, soprano, (formerly singer of Argine); Marco Pezzenati, first percussionist, Giovanni Giugliano, double-bass player and Fabio Centurioni, cellist, the three of them coming from the Teatro San Carlo Orchestra in Naples.

The line up of Blessed Child Opera changed a good deal during the year 2005 and their music is now more aligned with the classical notion of rock than it was before.


Not easy to describe, the media have labelled Blessed Child Opera as "the Italian representatives of the new acoustic scene", intimate and relaxing at first, but much more intense and direct than their earlier productions.

Their third album, Happy Ark, was released in September 2006 through Delta/CNI. The band recorded it at the Seahorse Recording Studio in Naples with additional musician coming from the Teatro San Carlo Orchestra of Naples. All tracks were recorded in Naples but written in English, no need to explain why.

As usually acclaimed by the Italian press and by radio stations which included the single “Polish Me” in many playlists, the album confirmed Blessed Child Opera as one of the most popular Italian band, definitely worthy to be exported worldwide.

As we write, B.C.O. are working on their forthcoming album, which will be composed by 11 tracks and whose title has not been decided yet.

The new record will feature many important guests such as: Jeffrey Clark (ex singer of Shiva Burlesque, the band whose members then started Grant Lee Buffalo), Valentina Cidda (singer and musician of Kiddycar, a new and wellknown Italian indie pop electronic band) and Fabio Centurione (cello….as usual)